Ajisai, l'ortensia giapponese

Scopri tutto sulle ajisai, le ortensie giapponesi, uno dei più bei fiori originari dell’asia orientale!

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Giugno, in Giappone, è il mese delle ajisai, la cui fioritura annuncia l’arrivo della stagione delle piogge. Se pensate che questo mese non sia ideale per visitare il Giappone per via delle frequenti piogge, brevi ma fresche, tra poco vi ricrederete: all’inizio dell’estate gli scenari si tingono dei colori vividi delle ortensie giapponesi, come l’azzurro, il bianco, il viola e il color lavanda, scolpendo ricordi difficili da dimenticare in una terra in cui la natura regna sovrana.

Di seguito è possibile consultare la mappa di avanzamento della fioritura delle ortensie giapponesi nelle varie regioni, utile per pianificare il proprio viaggio alla ricerca dei miglior posti per ammirarle:

Caratteristiche delle ortensie

Appartenente alla famiglia delle Hydrangeaceae, l’ortensia è una pianta originaria del Giappone e della Cina e le sue origini sono antichissime, come testimoniano le tracce fossili risalenti a 40-65 milioni di anni fa. I kanji che compongono la parola ajisai sono 紫陽花, dove 紫 sta per “porpora, viola”, 陽 per “tramonto, positività” e 花 per “fiore”.

Ad oggi esistono più di 30 diverse specie di ortensie e centinaia di sottospecie tra cultivar e varietà spontanee. Alcune specie sono rampicanti legnose, mentre altre sono piante arbustive, ma tutte le ortensie giapponesi sono accomunate da un fusto robusto e da foglie a lobi o dentate. I fiori sono riuniti in infiorescenze più o meno sferiche chiamate corimbi, o pannocchie. In base al tipo di pianta, l’arbusto può arrivare fino ai 6 metri di altezza.

Inoltre, l’ortensia è un leggermente velenosa sia per gli esseri umani che per gli animali: le loro foglie contengono infatti glicosidi cianogenetici che, se assorbiti dall’organismo, a circa mezz’ora dall’ingestione causano diversi sintomi spiacevoli, come nausea, vomito e vertigini.

Nonostante ciò, le radici di questa pianta vengono invece usate per scopi medicinali in quanto sono degli antiossidanti capaci di alleviare i dolori renali.

Colore e significato delle ortensie giapponesi

Il colore dei corimbi dipende dall’acidità del terreno in cui le piante vengono cresciute: il pigmento delle ortensie è infatti strettamente legato alla presenza nel terreno di ioni di alluminio. Inoltre, nei terreni caratterizzati da diversi livelli di acidità, i fiori avranno sfumature diverse anche facendo parte della stessa pianta.

Per ottenere dei fiori con un color azzurro è necessario piantare le ortensie in terreni acidi con un pH inferiore a 5.5, mentre per un color porpora il pH ideale è tra il 5.5 e il 6.5. Infine, se il terreno è basico con un pH superiore a 7, i corimbi avranno sfumature rosa o rosse.

Le ortensie assumono un significato diverso in base al colore dei corimbi:

  • bianche: rettitudine, purezza, bontà, premurosità e innocenza;
  • rosa: felicità, allegria, calorosità, amore, affetto e sentimenti sinceri;
  • viola: calma, pacatezza, lunga durata, comprensione e creatività;
  • blu: amore, adorazione, fedeltà, sincerità, perdono, rimorso e spiritualità.

Grazie ai suoi innumerevoli significati, l’ortensia è adatta a molteplici occasioni e può essere un bellissimo dono per momenti gioiosi, ringraziare una persona cara o esprimere il proprio affetto.

L'ortensia in Giappone

In Giappone, l’ajisai è una pianta legata ai paesaggi mozzafiato della stagione delle piogge: dopo aver perso tutte le foglie nella stagione più fredda, l’ortensia giapponese riacquista il suo naturale splendore tra la fine della primavera e l’inizio dell’estate.

Chiamata anche “Rosa del Giappone”, l’ortensia è uno dei fiori più venerati dal popolo giapponese. Basti pensare ai vari oggetti stagionali su cui viene rappresentata, come le stoffe degli yukata, le ceramiche o i dolci tipici della cerimonia del tè, i wagashi.

Come per molti altri elementi naturali, anche dietro le ajisai si celano miti e leggende giapponesi. Una di queste narra che, per rimediare al fatto di averla trascurata per urgenze lavorative, un imperatore giapponese regalò delle bellissime ortensie blu alla famiglia della ragazza che amava. Con questo dono voleva dimostrare tutto l’amore e il dispiacere per la condotta mantenuta e ancora oggi, infatti, l’ortensia è associata a un sentimento di commozione sincera, scuse e gratitudine per la comprensione ricevuta.

Storia dell'ortensia giapponese

Le ajisai hanno una lunga storia all’interno della cultura giapponese in quanto, già durante il periodo Nara (710-794), erano frequentemente oggetto di haiku e presenti nella letteratura dell’epoca.

Inoltre, per via della sua mutevolezza, l’ortensia veniva onorata dai samurai del periodo Edo (1603-1868): secondo questi combattenti, la capacità dei fiori d’ortensia di cambiare colore a seconda dell’ambiente era una qualità incredibile che rendeva ogni fiore unico e simbolo di l’immortalità.

Purtroppo, durante la chiusura delle frontiere del Giappone voluta da Tokugawa Iemitsu tra il 1639 ed il 1856, nota come sakoku, l’accesso e la distribuzione delle numerose varietà di ortensie giapponesi nel mondo è stata drasticamente rallentata.

Amacha 甘茶, il tè dolce d’ortensia

Sebbene, come citato sopra, le ortensie siano piante leggermente velenose, ne esistono alcune varietà da cui è possibile ricavare un particolare infuso noto come “tè dolce d’ortensia”. Stiamo parlando di ortensie come l’Amacha, originaria dell’Honshū centrale, e l’Amagi Amacha, della penisola di Izu, entrambe appartenenti alla specie delle Hydrangea macrophylla serrata (o yamaajisai).

L’infuso ricavato da queste ortensie non contiene caffeina ed ha uno spiccato sapore dolciastro, grazie a un edulcorante naturale presente nelle foglie, la fillodulcina, un dolcificante fino a 200 volte più dolce del saccarosio. Questo edulcorante è da sempre utilizzato come dolcificante ed ingrediente nei farmaci per tutte le persone che soffrono di diabete.

Per produrre questo infuso, le foglie vengono raccolte poco prima della fioritura, momento in cui sono estremamente amare. Segue poi una fase di appassimento, arrotolamento a mano e quindi una fermentazione prima di procedere con l’essiccazione necessaria per il mantenimento. La fase di fermentazione è fondamentale per trasformare le sostanze chimiche, fonte del sapore amaro delle foglie, nella dolce fillodulcina.

Tuttavia, bere dell’Amacha troppo forte può portare ad intossicazioni alimentari tanto che il ministero della salute giapponese raccomanda di non superare i 3 grammi di foglie di Amacha per ogni litro d’acqua.

Kambutsue 灌仏会, il compleanno del Buddha

Kambutsue 灌仏会
Kambutsue 灌仏会, pic author

L’Amacha viene utilizzato durante il Kambutsue (comunemente chiamata Hana Masturi 花祭, il festival dei fiori), una delle più celebri feste del Giappone che si svolge ogni anno l’8 aprile per celebrare la nascita del Buddha.

La cerimonia consiste nell’allestimento della “sala dei fiori”, l’Hanamidō, in cui vengono disposti numerose tipologie di fiori dai colori più disparati. Una piccola statua del Buddha viene posizionata al centro di un fiore di loto e lavata con il tè dolce d’ortensia, versato per tre volte dai visitatori con un cucchiaio di bambù. Gli addetti dei templi hanno il compito di preparare anticipatamente ingenti quantità di questo infuso per poterlo distribuire a tutti i partecipanti.

Durante il Kambutsue, il tè ricavato dalle ortensie acquisisce un profondo significato in quanto, secondo la leggenda, rappresenta l’acqua pura versata dai draghi sulla testa del Buddha per lavarlo in occasione della sua nascita.

Infine, in occasione di questa festività, nell’antichità le persone scrivevano incantesimi con l’inchiostro ottenuto dalle Amacha e li appendevano sottosopra fuori dal cancello della propria abitazione, convinti che i poteri magici di questo inchiostro avrebbero tenuto lontani serpenti ed altri animali indesiderati.

Dove ammirare l'ortensia in Giappone

Le ortensie giapponesi si possono ammirare in parchi cittadini e lungo le rive dei fiumi, ma anche nei giardini di templi e santuari. In questi ultimi, i fiori delle ajisai vengono anche utilizzati per l’hanachōzu 花手水 presso le fontane di purificazione all’ingresso degli stessi, ricoprendone di colore le superfici.

Inoltre, nei parchi di alcune cittadine minori, la quantità di ajisai è talmente elevata da essere una delle principali attrazioni della località, guadagnando il nome di ajisai matsuri (o festival delle ortensie) attraendo fotografi e turisti dalle regioni limitrofe.

A seguire, una mappa interattiva che riporta tutti i posti in cui è possibile vedere le ortensie giapponesi ed una selezione dei migliori luoghi da non perdere assolutamente se viaggiate in Giappone tra giugno e luglio!

Tōgenkyō misaki 桃源郷岬

Tōgenkyō misaki 桃源郷岬
Tōgenkyō misaki 桃源郷岬, pic author

Questo promontorio della remota prefettura di Miyazaki, sulla costa orientale del Kyūshū, aspira ad essere il più bel giardino di ortensie del Giappone. Nel parco si stimano circa due milioni di ortensie e dalla balconata immersa tra i fiori si ha una ottima vista sul mare e le isole al suo interno.

Nelle vicinanze è presente il punto di osservazione del Monte Tomi, una vista a 360° su tutta l’area circostante. Purtroppo, la location è raggiungibile esclusivamente tramite macchina, con la stazione del treno più vicina a 8km circa. Il prezzo di ingresso al parco è circa 1000¥ durante inizio giugno, momento di massima fioritura delle ortensie.

Shimoda-kōen 下田公園

Shimoda-kōen 下田公園
Shimoda-kōen 下田公園, pic author

Lo Shimoda-kōen si trova nell’omonima città costiera, nella parte meridionale della penisola di Izu, famosa per gli onsen, le spiagge e gli sport marini. Questo parco sorge su una posizione sopraelevata, una collina vicino al centro città dove un tempo sorgeva il castello di Shimoda, di cui oggi se ne possono ammirare le rovine.

Lo Shimoda-kōen ospita più di mille ajisai, che raggiungono la massima fioritura nel mese di giugno, ed è anche il sito del Monumento all’apertura delle relazioni diplomatiche tra Giappone e Stati Uniti, costruito nel 1957.

Amabiki Kannon 雨引観音

Amabiki Kannon 雨引観音
Amabiki Kannon 雨引観音, pic author

Il tempio Amabikisan Rakuhō-ji (comunemente chiamato Amabiki Kannon), nella prefettura di Ibaraki, è stimato risalire al 587 ed è meta di molti visitatori alla ricerca di benedizioni riguardanti un parto sicuro o una corretta crescita dei propri figli.

Nel tempio è custodita una statua di oltre 1500 anni della bodhisattva Kannon, la divinità della misericordia per il buddhismo. La statua è visibile esclusivamente la prima domenica di aprile.

Raggiungibile con 7km di macchina dalla più vicina stazione ferroviaria, durante la stagione delle piogge il tempio riceve molte visite da parte degli amanti della natura per via del meraviglioso stagno in cui vengono fatte galleggiare centinaia di fiori d’ortensia.

Kaisei ajisai-no-sato 開成あじさいの里

Kaisei ajisai-no-sato 開成あじさいの里
Kaisei ajisai-no-sato 開成あじさいの里, pic author

Ad inizio giugno, la piccola cittadina di Kaisei, nella prefettura di Kanagawa, ospita un festival delle ortensie con oltre 10.000 piante lungo in fiore per le vie, tra campi di riso inondati di irrigazione in cui si specchia il sole al tramonto.

Per raggiungere l’area, la stazione di treno più vicina è la stazione Matsuda. Una volta scesi dal treno, si procede attraversando il fiume e continuando ad ovest per 2km.

Ōhirasan ajisai-zaka 太平山あじさい坂

Ōhirasan ajisai-zaka 太平山あじさい坂
Ōhirasan ajisai-zaka 太平山あじさい坂, pic author

Il Monte Ōhira, nella prefettura di Tochigi, è una delle mete più gettonate durante la stagione delle piogge per via della vicinanza da con Tōkyō. Durante la seconda metà di giugno, ai lati dei 1000 gradini per raggiungere la cima della collina, oltre 2500 piante di ortensia renderanno più piacevole la salita.

Lo scenario è veramente unico, anche per via dei vari torii giganti sotto cui si passa durante il percorso. Per raggiungere l’inizio della salita, la stazione più vicina del treno è la stazione di Tochigi, da cui si può prendere un bus per 4km circa.

Maizuru shizen-bunka-kōen 舞鶴自然文化公園

Maizuru shizen-bunka-kōen 舞鶴自然文化公園
Maizuru shizen-bunka-kōen 舞鶴自然文化公園, pic author

Il parco di natura e cultura di Maizuru, piccola cittadina a nord di Kyōto, è famoso sia per i fiori di camelia, in fiore a fine marzo, che per le moltissime ortensie al suo interno. L’unico modo per raggiungerlo è via macchina, in quanto la stazione di treno più vicina è a 12km di distanza.

Le palizzate in legno lungo il percorso offrono punti di vista panoramici sul mare di ortensie circostante. Il parco delle ortensie è aperto esclusivamente per un paio di settimane di metà giugno, dalle 9:00 alle 17:00, ed il costo dell’ingresso è di circa 500¥.

Yasunami suisha-no-sato 安並水車の里

Yasunami suisha-no-sato 安並水車の里
Yasunami suisha-no-sato 安並水車の里, pic author

Nella remota prefettura di Kōchi, a sud dello Shikoku, scorre uno dei fiumi più limpidi del Giappone, il fiume Shimanto. Nei pressi della foce di quest’ultimo, si uniscono diversi flussi d’acqua prima di gettarsi nell’oceano, ed uno di questi corsi d’acqua è costeggiato da molti stupendi cespugli di ortensia.

Questo piccolo fiume di acqua limpida è unico nel suo genere in quanto presenta diverse ruote idrauliche utilizzate anticamente per irrigare i campi di riso circostanti. Ad oggi, però, ne sono rimaste poche e solo a scopo turistico, in quanto i campi sono irrigati in altre modalità.

Seki-shi Itadori Ajisai Matsuri 関市板取あじさいまつり

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Seki-shi Itadori Ajisai Matsuri 関市板取あじさいまつり, pic author

Il villaggio di Itadori, nella piccola città di Seki, è famoso in tutto il Giappone per il Seki-shi Itadori Ajisai Matsuri, il festival delle ortensie che attrae fotografi da tutte le regioni limitrofe tra metà giugno e inizio luglio, con diversi eventi per intrattenere i molti visitatori.

In questo periodo è possibile godere della magnifica vista multicolore della “strada delle ortensie”: sulle rive del fiume Itadori, un percorso lungo 24 km è animato da circa 7.000 piante di ortensie giapponesi di vari colori posizionate ai lati della strada. Se aggiungiamo le circa altre 3.000 ortensie situate nel parco forestale 21st Century Forest Park, Itadori vanta un paesaggio unico con un totale di circa 10.000 ajisai.

Takahata-Fudōson Kongō-ji 高幡不動尊金剛寺

Takahata-Fudōson Kongō-ji 高幡不動尊金剛寺
Takahata-Fudōson Kongō-ji 高幡不動尊金剛寺, pic author

Il Takahata-Fudōson Kongō-ji è un tempio che risale al VIII secolo ed è situato a Hino, nella prefettura di Tōkyō. È dedicato a Fudō Myō-ō, il furioso protettore degli insegnamenti buddhisti, ed all’interno del tempio è custodita la sua più grande rappresentazione in legno di tutta la regione del Kantō.

Da metà giugno a metà luglio la pagoda del tempio, alta 45 metri e con 5 piani, è circondata da 7.500 fiori di ortensie di 200 varietà differenti. Sulla collina dietro al tempio si può scorgere inoltre un’atmosfera davvero suggestiva, dove 88 statue Jizō sono circondate da questi fiori centenari.

Hydrangea macrophylla

L’Hydrangea macrophylla è la specie di ortensia originaria del Giappone più diffusa al mondo, la cui fioritura dura dalle 6 alle 8 settimane ed in alcuni casi si protrae fino all’inizio dell’autunno. Ammirare le ajisai in questo periodo è sicuramente un’esperienza unica: i fiori blu assumono tonalità vinaccia, mentre quelli rossi diventano verde pallido o addirittura rosso intenso.

Questa specie di ortensia giapponese si suddivide in tre varietà (o sottospecie): mophead, lacecap e serrata.

Hydrangea macrophylla mophead (honajisai)

Honajisai 本紫陽花
Honajisai 本紫陽花, pic author

L’Hydrangea macrophylla mophead, chiamata in giapponese honajisai (本紫陽花 o ホンアジサイ), è la più comune grazie alla forma unica dei suoi fiori. Questa ortensia presenta infiorescenze ovali grandi fino a 30 cm, composte da flosculi sterili (non possono essere impollinati) e grandi sepali petaloidi decorativi.

I fiori sterili sono formati da quattro sepali, i quali sono dentellati o lisci, tondeggianti e sovrapposti l’uno all’altro. Le foglie hanno una forma ellittica e appuntita, con i margini dentati. Sono di colore verde brillante e, a differenza di ad altre tipologie di ortensie, hanno dimensioni maggiori tanto da ottenere il soprannome di “ortensia a foglia larga”.

Queste honajisai raggiungono un’altezza compresa tra 1,5 e 2 metri. Fortunatamente per i giardinieri, questi arbusti sono semplici da curare e non richiedono molto lavoro.

Hydrangea macrophylla lacecap (gakuajisai)

Gakuajisai 額紫陽花
Gakuajisai 額紫陽花, pic author

Il nome giapponese per l’Hydrangea macrophylla lacecap è gakuajisai (額紫陽花 o ガクアジサイ): si tratta di una pianta caratterizzata da una fioritura precoce dei petali esterni, che incorniciano i più tardivi petali centrali.

Anche la gakuajisai non necessita di molte attenzioni, purché la scelta del terreno in cui verrà piantata sia fatta seguendo il giusto criterio. Questa specie, infatti, cresce meglio se piantate in luoghi che prevedano sia ore soleggiate che periodi di ombra: l’ideale sarebbe ad esempio un terreno battuto dal sole mattutino e situato invece al fresco durante le ore pomeridiane.

Hydrangea macrophylla serrata (yamaajisai)

Yamaajisai 山紫陽花
Yamaajisai 山紫陽花, pic author

L’Hydrangea macrophylla serrata è originaria delle zone montuose del Giappone e della Corea, da cui il nome giapponese yamaajisai (山紫陽花 o ヤマアジサイ), ovvero “ortensia di montagna”.

Come le altre specie, predilige terreni di media umidità situati parzialmente all’ombra e riesce a resistere ai caldi raggi solari solo se coltivata in terreni costantemente umidi, ma riesce a resistere a temperature che scendono fino a -25°C, sebbene gelate tardive possono comprometterne la fioritura.

Questa ortensia raggiunge circa un metro di altezza, i fiori sbocciano come le gakuajisai e le foglie sono di colore verde scuro lunghe circa 15 cm, dalla forma ovale e con il bordo dentato. Una particolarità che accomuna le ortensie di questa specie è che, rispetto alle altre specie, il colore dei petali è poco (o a volte per nulla) influenzato dall’acidità del terreno.

Esistono molte varietà differenti di queste ortensie di montagna, tutte originarie da varie regioni del Giappone ed i cui petali cambiano in forma, numerosità e colore. Le più famose sono approfondite nel prossimo paragrafo.

Varietà giapponesi delle yamaajisai

Alla categoria delle yamaajisai fanno riferimento numerose varietà originarie di specifiche aree del Giappone di cui riportiamo le più conosciute. Per un elenco esaustivo di tutte le varietà di ortensie giapponesi si rimanda al dizionario del sito Kōbe Park.

Amacha

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Amacha 甘茶, pic author

La varietà Amacha (甘茶 o アマチャ) è famosa per il tè dolce di ortensia che si ricava dalle sue foglie, ed è originaria della regione del Chūbu. Il colore dei corimbi è blu mentre i petali, seppur lievemente influenzati dall’acidità del terreno, sono di un blu chiarissimo tendente al bianco.

Amagi Amacha

Amagi Amacha 天城甘茶
Amagi Amacha 天城甘茶, pic author

La varietà Amagi Amacha (天城甘茶 o アマギアマチャ) è originaria del monte Amagi, nella penisola di Izu della prefettura di Shizuoka. Sia i corimbi che i petali sono di colore bianco e non sono influenzati dall’acidità del terreno. Anche da questa varietà si ricava il tè dolce di ortensia.

Benigaku

Benigaku 紅額
Benigaku 紅額, pic author

Della varietà Benigaku (紅額 o ベニガク), sebbene sia coltivata sin dal periodo Edo, non si conosce il luogo d’origine. I corimbi sono di un verde tendente al giallo e i petali, leggermente sovrapposti tra loro, sono completamente bianchi allo sbocciare per poi colorarsi lentamente di tonalità cremisi a partire dai bordi fin quasi alla parte centrale.

Ezo

Ezo 蝦夷
Ezo 蝦夷, pic author

La varietà Ezo (蝦夷 o エゾ) è originaria del Tōhoku, in particolare del versante del Mare del Giappone, afflitto da abbondanti nevicate. I suoi rami sono molto flessibili proprio per sopportare il peso della neve e le sue dimensioni possono raggiungere il doppio di quelle delle altre yamaajisai.

Il colore dei fiori è influenzato dall’acidità del terreno, ma generalmente i corimbi sono color bianco mentre i petali sono blu chiaro non sovrapposti.

Hakuchō

Hakuchō 白鳥
Hakuchō 白鳥, pic author

La varietà Hakuchō (白鳥 o ハクチョウ) è originaria delle pendici del Monte Fuji, nella prefettura di Shizuoka. I petali sono a forma Yae (a doppia stella) e completamente bianchi, da cui il nome Hakuchō, “cigno” in giapponese.

Kaikyō

Kaikyō 海峡
Kaikyō 海峡, pic author

La varietà Kaikyō (海峡 o カイキョウ) è nativa dell’isola coreana Jeju, ad ovest dell’isola del Kyūshū, ed è caratterizzata da corimbi e petali di colore indaco scuro.

Kiyosumisawa

Kiyosumisawa 清澄沢
Kiyosumisawa 清澄沢, pic author

La varietà Kiyosumisawa (清澄沢 o キヨスミサワ) è originaria del Monte Kiyosumi, nella prefettura di Chiba.

I petali sono bianchi con il bordo tendente al rosa e le foglie mutano il loro colore col passare del tempo: inizialmente, in primavera, le foglie sono di un color porpora intenso; poi, avvicinandosi all’estate ed al periodo di fioritura, il rosso viene sostituito con il classico verde delle altre ortensie.

Kurenai

Kurenai 紅
Kurenai 紅, pic author

La varietà Kurenai (紅 o クレナイ) è originaria della città di Iida, nella prefettura di Nagano. I corimbi sono color bianco, stesso colore dei petali al momento della fioritura. Poi, gradualmente, ogni petalo muta il proprio colore fino ad arrivare al cremisi.

Kurohime

Kurohime 黒姫
Kurohime 黒姫, pic author

La varietà Kurohime (黒姫 o クロヒメ) presenta delle infiorescenze di una bellezza magnifica grazie ai loro toni intensi tra il viola, il fucsia ed il blu, a seconda dell’acidità del terreno. Inoltre, come anche indicato dal nome, i rami sono particolarmente scuri e tendenti al nero, “kuro” in giapponese.

Maiko

Maiko 舞妓
Maiko 舞妓, pic author

La varietà Maiko (舞妓 o マイコ) è originaria del villaggio Misugi, nella prefettura di Mie. Questa ortensia di montagna tende a fiorire nuovamente a fine estate, con corimbi blu e petali bianchi dal bordo blu chiaro.

Si differenzia dalla maggior parte delle ortensie di montagna in quanto ha una fioritura sferica denominata “Temari” anziché la fioritura ad anello esterno come le gakuajisai.

Mikata Yae

Mikata Yae 美方八重
Mikata Yae 美方八重, pic author

La varietà Mikata Yae (美方八重 o ミカタヤエ) è originaria del Monte Hachibushi, nella prefettura di Hyōgo. Le infiorescenze sono di tipo Yae a doppia stella, dai colori che vanno dal blu chiaro al viola chiaro a seconda dell’acidità del terreno.

Miyama Yae Murasaki

Miyama Yae Murasaki 深山八重紫
Miyama Yae Murasaki 深山八重紫, pic author

La varietà Miyama Yae Murasaki (深山八重紫 o ミヤマヤエムラサキ) è originaria della città di Miyama, nella prefettura di Kyōto. “Murasaki” significa “viola” in giapponese, ed è il colore dei corimbi e dei petali se la pianta è piantata in un terreno abbastanza acido.

Ōniji

Ōniji 大虹
Ōniji 大虹, pic author

La varietà Ōniji (大虹 o オオニジ) è originaria della prefettura di Ehime, nell’isola dello Shikoku. I colori dei suoi petali hanno molte sfumature: azzurro all’interno per poi passare al blu scuro, al viola ed infine al lilla, come un arcobaleno sopra il cielo piovoso (大虹 significa grande arcobaleno).

Senhime

Senhime 千姫
Senhime 千姫, pic author

La varietà Senhime (千姫 o センヒメ) è originaria della prefettura di Hiroshima ed è caratterizzata da corimbi e petali di colore blu pallido che varia a seconda dall’acidità del terreno.

Seto-no-tsuki

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Seto-no-tsuki 瀬戸の月, pic author

La varietà Seto-no-tsuki (瀬戸の月 o セトノツキ) è originaria della prefettura di Kōchi, a sud dell’isola dello Shikoku. I suoi petali sono leggermente sovrapposti ed il loro colore è molto pallido che varia a seconda dell’acidità del terreno, dal rosa all’azzurro.

Shichidanka

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Shichidanka 七段花, pic author

La varietà Shichidanka (七段花 o シチダンカ) è originaria del Monte Rokkō, nella prefettura di Hyōgo. Ciò che caratterizza questa ortensia sono i fiori sovrapposti dalla forma Yae, in cui ogni petalo è appuntito come una spada.

Shiromaiko

Shiro Maiko 白舞妓
Shiro Maiko 白舞妓, pic author

La varietà Shiromaiko (白舞妓 o シロマイコ) è originaria delle pendici del Monte Fuji, nella prefettura di Shizuoka. Come la varietà Maiko, presenta una fioritura sferica “Temari” di un bianco purissimo senza sfumature blu, e tende a rifiorire a fine estate.

Shirotae

Shirotae 白妙
Shirotae 白妙, pic author

L’ultima varietà è la Shirotae (白妙 o シロタエ), originaria delle valli montane del fiume Abe, tra la prefettura di Yamanashi e Shizuoka.

È anche chiamata Yae Amagi Amacha per la somiglianza con l’Amagi Amacha descritta sopra ma con petali dalla doppia stella sovrapposta Yae, ma le sue foglie non possono essere usate per il tè dolce d’ortensia.

Altre ortensie giapponesi

Oltre alle ortensie della specie macrophylla, esistono altre due specie di ortensia originarie del Giappone ed ampiamente coltivate nel paese, la paniculata e la petiolaris.

Hydrangea paniculata (noriuajisai)

Noriutsugi 糊空木
Noriutsugi 糊空木, pic author

L’Hydrangea paniculata, in giapponese noriutsugi (糊空木 o ノリウツギ) è una pianta robusta che può raggiungere i 3 metri di altezza, il che la rende coltivabile sia come cespuglio che come albero.

È caratterizzata da foglie ovali con i bordi dentati e dal color verde scuro. Le infiorescenze hanno una forma allungata e sono composte da numerosi fiori a quattro petali la cui colorazione va dal bianco al rosa, colore che si intensifica  in particolare verso gli ultimi periodi di fioritura.

Questa specie sopporta abbastanza bene le basse temperature e, come le altre ajisai, predilige zone in penombra che non siano esposte direttamente alla luce solare nelle ore più calde. L’ideale è infatti coltivarla in giardini in cui altre piante creano le giuste zone d’ombra per riparare la paniculata dal sole.

Hydrangea petiolaris (tsuruajisai)

Tsuruajisai 蔓紫陽花
Tsuruajisai 蔓紫陽花, pic author

Uno degli esemplari più spettacolari delle ortensie originarie del Giappone è l’Hydrangea petiolaris, tsuruajisai in giapponese (蔓紫陽花 o ツルアジサイ) o ortensia rampicante, nome che la descrive decisamente bene: questa specie, munita di radici aeree dai rami, si arrampica fino ad arrivare a 20 metri di altezza se la si coltiva alla base di alti alberi o scogliere rocciose.

La tsuruajisai riesce a resistere temperature che scendono anche al di sotto dello zero, dimostrando quindi una spiccata capacità di adattamento alla coltivazione in zone caratterizzate da inverni freddi. Non necessita di potatura a meno che non si desideri contenerne le dimensioni: in tal caso, la potatura avviene generalmente nel mese di febbraio.

L’ortensia rampicante è caratterizzata da foglie lucide dalla forma ovale e margini dentati, di color verde brillante durante la stagione vegetativa e giallo oro in autunno, dando vita ad un meraviglioso foliage. La fioritura inizia in tarda primavera con fiori bianco crema dalla forma irregolare e riuniti in corimbi piatti, animando i paesaggi giapponesi per quasi tutto il periodo estivo.

Altre ortensie dal mondo

Citiamo, infine, due cultivar di ortensia non originarie del Giappone ma comunque molto diffuse in tutto il mondo.

Hydrangea quercifolia

L’Hydrangea quercifolia (カシワバアジサイ), o “ortensia a foglie di quercia”, è un arbusto originario degli Stati Uniti che prende il nome dalla forma delle sue foglie, che assomigliano proprio a quelle di una quercia. Se piantato in terreni soleggiati con qualche ora pomeridiana all’ombra, in autunno le foglie dell’Oakleaf assumono tonalità dal rosso brillante, all’arancione, al giallo e anche al bordeaux (ricordano le sfumature dei momiji, le foglie d’acero rosso!).

L’Oakleaf predilige terreni più asciutti e meno umidi rispetto ad altre cultivar, con un’acidità del pH tra 5.0 e 6.5 e una generosa aggiunta di compost. Più sole riceve, più frequentemente ha bisogno di essere innaffiata. Inoltre, fiorisce meglio in zone in cui le estati sono piacevolmente calde e riesce a resistere le fredde temperature invernali più dell’hydrangea macrophylla.

Alcune varianti dell’Oakleaf sono la “Snowflake”, caratterizzata da fiori doppi, la “Snow Queen”, con fiori bianchi a inizio estate che diventano di tonalità rosa-marrone in autunno, e infine la “Ruby Slippers”, con fiori rossi.

Hydrangea arborescens

L’Hydrangea arboscenses, o “ortensia arbustiva”, è una pianta originaria degli Stati Uniti orientali e distribuita da New York fino in Florida e dall’ovst dell’Oklahoma al sud-est del Kansas. È inoltre la prima ortensia introdotta in Europa nel lontano 1736, più precisamente in Inghilterra.

Questa ortensia è un arbusto deciduo di piccole e medie dimensioni che raggiunge fino ai 3 metri di altezza. Nonostante tolleri terreni argillosi e sopporti bene anche la siccità, questa cultivar predilige terreni umidi e da il meglio di sé in terreni molto acidi, con un pH di circa 4,5. È comune scorgerla lungo le sponde di torrenti e sui bordi di strade boschive, in quanto preferisce zone situate in penombra.

Le foglie sono opposte e decidue, hanno una forma ovale e un margine seghettato, e misurano circa 8-18 cm di lunghezza. L’infiorescenza è invece formata da un corimbo che inizialmente ha una forma piatta per poi divenire più globosa. I fiori sono bianchi e soprattutto sterili. Il periodo della fioritura inizia da metà giugno e arriva fino ai primi freddi.

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